A voi, mie splendide biglie colorate.


Mie splendide biglie lucenti voglio intrufolarmi un pò nella vostra vita, in punta di piedi e con discrezione perchè sono strane le pagine che questo tempo sta scrivendo per noi. Sono scritte in nero, con un tratto duro, sporcate da sbavature che non possiamo cancellare.
Questo, per tutti, grandi e piccini, è un tempo che appare sospeso. Vi porto sempre nel cuore e ammetto che mai avrei voluto sapervi protagonisti di questa realtà. La vita, così maestosa e imprevedibile, ha imposto a tutti di fermarci, di coprire i nostri sorrisi e di fare delle mura delle nostre case il luogo più sicuro del mondo. A voi ha chiesto il grande sacrificio di rinunciare alla compagnia dei vostri amici, allo sport, al tempo libero. Ha trasformato lo studio e il sapere in un Uno Contro Uno con gli schermo di pc e tablet.

Sono limiti importanti, non vi dirò che è una sfida facile, perchè sono certa che il trascorrere di questi giorni vi avrà già insegnato quanto un limite possa farci sentire piccoli, che un’imposizione a cui non puoi ribellarti è davvero ingiusta e che l’ignoto può fare davvero paura. Che vestito scomodo è la paura, non cade mai a pennello, non risplende di colore, ci appesantisce e ci imbruttisce. Nella vita di ciascuno si sono imposti nuovi canoni, nuove attenzioni, nuove regole. Ma tutto, ogni più piccolo particolare se ci pensate è diventato più forte. Perfino quello scomodo vestito, che a volte sentite appesantirvi il cuore, se lo guardate bene, è solo uno dei tanti vestiti che indosserete, perchè quella stessa paura, quell’incertezza sono solo piccoli frammenti di un tutto che se guardato con occhi nuovi nasconde il bene più prezioso: la Vita. Siamo Vivi e sono certa che le vostre risate sono diventate più rumorose e i vostri silenzi più ricchi di significato. Chissà quante domande avranno fatto capolino nelle vostre menti, ma ciò che mi auguro abbia assunto per voi un volto nuovo è il tempo. Sì, proprio il tempo. Quel tempo che oggi al mondo appare quasi come un nemico spero abbia preso a raccontarvi di quanta bellezza può nascondersi dietro ai piccoli gesti, quanto incantevole sia potersi fermare a guardare un raggio di sole anche dietro ad una finestra e quanto sia prezioso e unico poter parlare, raccontarsi, sfogliare magari quel vecchio album di fotografie che ogni mamma custodisce gelosamente.

Vi chiederete il perchè abbia deciso di scrivervi. Ebbene, era diventato forte il desiderio di sentirvi di nuovo vicini, proprio ora che il mondo ci obbliga a stare Distanti. Quanta cattiveria sembra nascondersi dietro questa parola. Una posizione che spezza gli abbracci, che nega carezze e strette di mano, che tenta di sporcare il Bene che all’altro ci Unisce. Abbracciate questa distanza e riempitila di parole e promesse, svestitela di quella bruttezza che sa troppo di solitudine e mettetevi in ascolto. Ciascuno di noi è chiamato ad una Rinascita che porterà con se un nuovo rispetto dell’altro, che ci vedrà più sinceri. Questo tempo ha permesso alla Natura di tornare a risplendere obbligando noi a riflettere di quanto i nostri passi in futuro dovranno essere più lenti e più attenti e di come spesso la frenesia del nostro fare e l’incuria abbiano contribuito a ferirla, a volte nel profondo. Non posso dimenticare la gioia infinita che il nostro incontro mi ha donato e quanta Vita i vostri occhi curiosi mi abbiano regalato. Siete stati un dono, una pagina scritta con colori accesi e veri. Le vostre domande mi hanno permesso di fare un tuffo nel mio Io più profondo, dandomi modo di trasformare ogni mia fragilità in forza. Non vi ho dimenticati, nè mai vorrò farlo perchè il vostro essere “piccoli” già grandi quella mattina ha insegnato a me a diventar un pò più “grande”.

Oggi dovete essere orgogliosi di voi stessi, riempite ogni spazio e ogni silenzio, alimentate la vostra curiosità, sporcatevi le mani di colori e scrivete. Scrivete e lasciate traccia del vostro Esistere. Quel tratto diverrà il ricordo del vostro essere stati Grandi, Coraggiosi. Le vostre parole un domani vi ricorderanno di come davanti ad un No si possa gridare più forte un Sì, di come il doversi fermare a volte non sia immobilità, ma un diverso modo di muoversi. E ancora di come sia difficile sopportare di mancarsi, ma di quanto sia prezioso e magnifico ritrovarsi. E se mai vi sentirete tristi lasciate che quella tristezza si trasformi in un sorriso testardo, in una risata più rumorosa, in respiri liberi e più leggeri. Spero che il giorno in cui potrò rivedervi e abbracciarvi, sì abbracciarvi forte, non tardi ad arrivare. Vi tengo stretti al cuore, perchè ricordate nessuna distanza potrà mai cancellare il Bene, e voi per me lo siete e lo sarete sempre. Con infinito affetto, Elly. 


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *